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il pool brutto simbolo dell'Italia

Riflettendo sul ventennio di mani pulite, l’ormai trascorso sanremo 2012, il governo dei tecnici, l’Italia, neanche a ridirlo, appare arretrata e incapace di fare fronte alla crisi.

Una ricetta per far fronte ai problemi può venire da semplici considerazioni.

Mani pulite ha abbattuto alla maniera rivoluzionaria una intera classe politica. Ad esclusione del Pci o comunque si faccia chiamare, per pudore.

L’esperienza della magistratura comunque violenta ed ideologica non ha portato niente di buono. La classe politica ha continuato ha commettere illegalità e poco o niente si è fatto per riformare l’apparato.

A corpo morto i magistrati hanno ostacolato la politica di Berlusconi e della destra con PM d’assalto. Due cariatidi. Una, Di Pietro, che come la gatta “chiagne e fotte”, piangendo su mani pulite. Sarebbe lui la vittima. L’altro, D’Ambrosio: “Il pool non ha fatto politica”. Ci vorrebbe di esprimerci come De Falco.

D’Avigo che giorni fa a un Rotary ha dichiarato che la magistratura italiana non ha arretrati ed è la migliore d’Europa.

Ahhh non dimentichiamo Napolitano, che ha ostacolato i decreti legge di Berlusconi e ha fatto instaurare una sorta di dittatura incapace di risolvere problemi strutturali. Anche per lui, pensiamo sempre a De Falco. Risalga sulla nave.

I problemi strutturali da risolvere sono: prima di tutto le pensioni, allineando uomini e donne a 65 anni. Secondo, fare recuperare la produttività alle aziende in competizione con l’intera Asia, svincolata dal marxismo, ma tutt’ora operante con centinaia di milioni di schiavi sottopagati. Le nostre aziende per competere non possono fare accrescere, non diciamo diminuire, gli stipendi dei lavoratori ma li devono contenere.

Abituare tecnici e laureati ad accettare compiti di routine riqualificandosi ad es. istituendo corsi di infermieri per soli medici spesso laureatisi senza essere mai stati dentro un ospedale. Corsi di operaio metalmeccanico o simili solo per ingegneri anch’essi poco pratici delle tecnologie, con sconoscenza di macchinari e del mondo del lavoro. Ingegneri, fate pratica come operai per almeno un paio di anni. Poi si vedrà.

Riportare in auge Brunetta, con la sua razionalizzazione prevista per la P.A. Abbattere i costi della P.A., riducendo drasticamente il numero degli addetti.

Mano mano che ci sono i pensionamenti, riorganizzare il personale interno in nuove strutture di uffici più efficienti, meno costosi.

Impedire che gli organi locali come Comuni, Provincie, Regioni, ma anche i Ministeri, possano spendere pagando i creditori perfino dopo 10-15 anni. Che i bilanci, con il cronologico di entrate e uscite, siano pubblici e che i creditori siano pagati –in ordine cronologico- prima che si spendano somme per feste, festini, viaggi e simili. La Corte dei Conti si adegui o venga soppressa come un ente inutile.

Niente più conferenze di magistrati, relazioni annuali e simili. Niente ermellini, veri o falsi che siano. Tutti al lavoro. E di ognuno si verifichi la produttività.

 

 

p.s. aggiornamento ore 13.39 AHHH da non dimenticare. Nella nuova legge elettorale, costi quello che costi, nessun partito può essere riconosciuto in parlamento se non ottiene oltre il 7% dei voti, non di più, non di meno, nè di aver riconosciuta alcuna somma di denaro per l’impegno preso. Ne va della nostra sopravvivenza.

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